Il me vient de pleurer. En voyant, en lisant certains démonstrations et messages au regard des attentats de Paris, il me vient vraiment de pleurer pour ce pays... Et il me fait peur ce chauvinisme stupide.
En passant par la Place de l'Hôtel de Ville, je vois un écrit: "165 morts, 65 millions de blessés". Et quoi ? Les victimes, elles n'était que françaises ? Par hasard millions d'autres personnes de bonne volonté dans tout le monde n'ont pas été blessées elles aussi par ce qui s'est passé à Paris ?
Ou cet sms que j'ai reçu le jour des attentats: "Ce soir une bougie aux fenetres pour ces attaques a Paris et St Denis, pour les victimes et blessés, pour les familles des victimes [...] afin de montrer que la solidarité FRANÇAISE est bien plus forte que la violence !!!!!" Mettre des bougies aux fenêtres pour montrer notre tristesse et indignation, je n'ai rien contre. Mais c'est SOLIDARITÉ (même FRATERNITÉ) que j'aurais écrit en majuscules, pas 'française'. Qu'est-ce que ça importe que la solidarité soit française, italienne, israélienne ou même algérienne ? Elle est humaine, la solidarité. C'est ne pas ça qui importe? Comme bien dit le moto des échecs: "Gens Una Sumus".
Aussi, j'ai vu une blague l'autre jour: "Un cadeau pour vous avant Noël. Pas de quoi, les gars." Et au pied une photo des bombes destinées a Raqqa en Syrie avec le message "From Paris with love." Love ?! Savez-vous combien de victimes innocentes qui n'y entraient pour rien ont-elles fait ces bombes là ?? Je me doute beaucoup qu'elles aient tué quelque terroriste. Mais bien sûr, la douleur qu'elles ont porté vont en créer plusieurs, de terroristes... C'est qui les meurtriers ?
Et le summum, j'ai vu les soldats présentés comme à gardiens de la paix. Quel oxymore ! Tel incongruence ! Comment peuvent-elles la violence et la guerre garder la paix ? Un certain ordre, dictatorial, elles peuvent bien l'imposer. Mais pas la vraie paix, la paix dans le cœur et dans l'esprit. Savez-vous qui sont les vrais gardiens de la paix ? Les éducateurs qui luttent contre les stéréotypes et les idées préconçues. Les artistes, les peintres, les musiciens, les écrivains qui font le leur le culte à l'art et la beauté. Les journalistes et photographes qui éclairent la vérité. Les travailleurs qui font leur boulot avec passion et pleine attention. Les psychologues qui nous aident à exprimer nos sentiments, même les plus effrayants, et a gérer nos émotions, même les plus destructives. Les religieux de toute signe qui prêchent la FRATERNITÉ et l'amour universel. Et surtout tous ces volontaires, les vrais 'soldats' de la SOLIDARITÉ, qui luttent constamment pour la JUSTICE SOCIALE dans le monde entier.
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dissabte, 28 de novembre del 2015
Il me vient de pleurer
Liberté, égalité...
Liberté, égalité...
et fraternité ?
Elle passée où la fraternité ?
dissabte, 7 de març del 2015
Le soleil qui écarte les nuages
Une ambiance gris, britannique.
Ce sourire,
le soleil de la Provence.
dissabte, 24 de gener del 2015
Una panchina nel bosco
Una strada nel bosco,
una panchina:
e una ragazza si fa le unghie.
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dijous, 11 d’abril del 2013
La (lenta) burocrazia francese
E' una cosa sicura, quando vai ad abitare all'estero capisci fino a che punto gli stereotipi tengono o non tengono. In questo blog ho parlato tanto degli italiani. Mo' è il turno dei francesi.
In genere (al meno nel sud d'Europa) si ha l'immagine dei francesi come un popolo organizzato ed efficiente. Ma adesso che ci abito, che volete che vi dica? A me non sembrano tanto diversi da noi (catalani, italiani, spagnoli) e la loro burocrazia è di una lentezza incredibile! Volete credere che dopo due mesi che lavoro in Francia non ho ancora il numero dell'Assicurazione Sociale? In Spagna sarebbe illegale lavorare senza essere iscritto all'Assicurazione Sociale, eppure io lavoro per lo stato francese!
Poi non è che non gli abbiamo inviato dei documenti tempo fa: la coppia del contratto di lavoro, il mio numero di conto (per che cosa non lo so) e la coppia del passaporto. E solo la settimana scorsa abbiamo ricevuto risposta, una lettera dove ci comunicavano che gli serviva la partita di nascita (va a sapere per che cosa, visto che nel passaporto c'è scritta chiaramente data e luogo di nascita) e l'ultimo foglio paga (ancora più allucinante, poiché avevano già la coppia del contratto e tutti i mesi si prendono una contribuzione della mia busta paga). Mo' vediamo quando arriva...
E questo è un esempio. L'altra assurdità c'è stata quando ho voluto aprire un conto in banca. Già per aprire il conto mi hanno chiesto un documento d'identità, un documento attestante l'indirizzo (il contratto di affitto, una bolletta) e il contratto di lavoro. Che mi chiedano il documento di identità è normale. Anche se non ci sono abituato, posso capire che mi chiedano il contratto di lavoro per assicurarsi che sono solvente. Però! Si direbbe che vado da loro per prendere dei soldi invece di darglieli in custodia... E finalmente, sembra anche ragionevole che vogliano avere una attestazione dell'indirizzo. Ma è questa la cosa che mi ha dato più problemi.
Sono dovuto passare da tre banche fino a che ne ho trovata una che accettasse il mio contratto di affitto come attestazione del mio indirizzo. Va bene che è un contratto di affitto di una stanza mobiliata per sei mesi, però quello c'è. Poi mi dicevano "ci andrebbe anche bene una bolletta del gas, dell'acqua..." Ma le spese sono incluse nell'affitto. Come cavolo dovevo fare io? L'impiegata della Banque Postale mi ha dato la soluzione (sottovoce): "Mi dispiace. La consiglio di provare da un'altra banca."
In compenso, devo dire che i francesi (i parigini sono una razza tutt'altro diversa) sono di una gentilezza estrema. Cosa che almeno da un po' di sollievo alle sofferenze burocratiche.
In compenso, devo dire che i francesi (i parigini sono una razza tutt'altro diversa) sono di una gentilezza estrema. Cosa che almeno da un po' di sollievo alle sofferenze burocratiche.
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